Archivi Categorie: Come arrivare a centoventanni

per fortuna le parole non arrossiscono

Avete voi riso della favola della volpe e dell’uva? io no, mai. perchè nessuna saggezza m’è apparsa più saggia di questa, che insegna a guarir d’ogni voglia, disprezzandola.
cit da Quaderni di Serafino Gubbio. p716 L. Pirandello

L’orizzonte delle aspettative

L’aspettativa di vita è paragonabile all’orizzonte, se chiedi a un ventenne ti dirà che per lui è abbastanza arrivare ai 30, se chiedi a un 30 vorrà arrivare ai 60 se chiedi a un 60 vorrà arrivare ai 120, tutti e sempre al meglio della condizione fisica.
Quindi l’aspettativa è un traguardo che cammina e si modifica con te, quando lo raggiungi non è più un traguardo, anzi non è più niente visto che sei morto.
Probabilmente l’aspettativa è proporzionale o comunque influenzata dalla condizione “attuale”: la domanda è spesso mal interpretata nel senso che uno risponde istintivamente un’età possibile, non irrealizzabile e che in realtà è più una sua previsione di quanto la sua vita e il suo stile di vita possono durare.
Un giovane di 20anni penserà: fumo mangio male e non mi importa arrivare all’età degli acciacchi in cui la vita è, dal suo punto di vista, più che altro sofferenza. Quindi risponderà pensando a fino a quando potrà protrarre anche viste le opportunità della vita, la sua condizione attuale.
In pratica se uno non fa niente sa che non troverà un lavoro fisso e/o soddisfacente fino almeno ai 30-35anni la sua lungimiranza e speranza sarà di arrivare là. Probabilmente perchè gli va bene così e pensare che poi avrà davanti a sè 40 anni di lavoro fisso e routine è una cosa che vuole poter rimandare.
Del resto uno che ha già un lavoro fisso e quindi almeno 30anni penserà che vuole finirla con il suo lavoro fisso e arrivare alla meritata pensione e poi magari godersela senza acciacchi ancora qualche anno quindi dirà sui 65-70 perchè poi per esperienza personale vede i suoi genitori o cmq la generazione prima della sua che non se la passa poi così bene. Certo è un’illusione, gli acciacchi arriveranno prima e la pensione dopo se arriverà ma comunque ai 120 non ci penserà certo anche perchè la generazione precedente alla sua difficilmente ci arriverà, quindi sembrerà un traguardo illusorio.
I vecchi invece sono quelli che hanno più speranze di tutti: convincerli che potrebbero arrivare a 120 anni non sarà poi così difficile, del resto per loro ne hanno passati ben di più di quelli che mancano loro per tal traguardo, e sono abituati ormai da anni a controllare tutti quelli che arrivano oltre ai 100 e prenderli ad esempio.
Tuttavia con un pò di psicologia inversa si potrà sempre convincere un 40enne che le sue aspettative di vita sono limitate soprattutto da egli stesso, gli si farà il discorso di qui sopra e lo si convincerà che invece deve puntare più in alto, adducendo a prove delle statistiche anche gonfiate ma comunque che sottolineino il trend di invecchiamento, sarà lapalissiano e davanti ai loro occhi che la popolazione sta invecchiando e che loro pure, quindi dirgli come farlo al meglio sarà esattamente ciò che vogliono, almeno per quei pochi minuti in cui ci penseranno e che saranno sufficienti per vender loro qualsiasi cosa: è poi ovvio che non cambieranno di punto in bianco il loro stile di vita per il semplice motivo che in realtà stai loro dicendo qualcosa che già sanno ma che non li ha mai o ancora smossi: quindi ci penseranno diranno ha ragione però, smetteranno di mangiare merda per due mesi e poi riprenderanno ad abbuffarsi a mcdonald, del resto la mia bisnonna è arrivata ai 95 e mangiava colesterolo di primo e secondo.
Le nonne che arrivano così in là con gli anni sono un ottimo argomento: loro mangiavano si grassi animali ma vuoi mettere quanta verdura, e la verdura di una volta era più nutriente e così via, li convincerai che non basta mangiare meno grassi e più verdure, devono anche modificare il loro stile di vita che è ormai troppo sedentario, così potrai in un colpo vender loro sia degli ottimi integratori alimentari, sia delle sedute in palestra e pure il tuo fantastico libro di consigli per arrivare giovani a 120 anni.
E mi raccomando non dite loro che quando avranno 119 anni dovranno riniziare a lavorare perchè ormai la parte produttiva della società sarà meno di un quinto della popolazione e che per pagar le pensioni ai loro figli o si suicidano dopo aver stipulato un’assicurazione cospicua o tornano in fabbrica, del resto un pò di moto e di esercizio mentale non potrà far loro che bene, si sentiranno utili come 50enni.

Una scuola di vita, solo più lunga.

Ho “scoperto” che per fare i soldi basta dare alla gente quello che vuole e che quasi tutti vorrebbero vivere più a lungo.
Un bel libro su come arrivare a centoventanni magari fingendomi un vecchio e vedi che anche se non ci arrivassi ai centoventi arriverei di sicuro dove arriverò con un bel gruzzolo.
Chissà poi perchè la gente vuole arrivare a centoventanni, come se qualche giorno in più potesse fare la differenza, può far la differenza per un malato terminale ma per un uomo in salute dev’essere completamente di scarso interesse, cioè uno proprio non è che può pensare ogni giorno, “ah come sarebbe bello avere due giorni in più di quelli che invece avrò!”, non ha alcun senso.
Ho scoperto che per fare i soldi basta dare alle persone quello che vogliono o far loro credere che sia quello che vogliono.
Per arrivare ai 120 anni: una specie di scuola di vita, solo più lunga.
Come non morire prima dei 120: eliminare i rischi? oppure quelli sono al di fuori del ragionamento perchè non abbiamo potere su di essi?
Anzitutto creare un vadevecum su come potenzialmente evitare le cause di morte che da soli ci creiamo.

Sezioni del libro:

Per un’alimentazione sana:
Per controllare i vizi dannosi:
Per prevenire ogni malanno: vaccini et vaticini.
Per curare i mali:
Per evitare ambienti insalubri:
Per dei bioritmi armonici:
Per un fisico resistente:
Consultare esperti in biostatistiche per evitare situazioni pericolose, i rimedi della nonna e libri di medicina, un guru o un dietologo, un personal trainer e un igenista.