eppure nel dolore ti amo
sei il tessuto e la trama di quel che ricamo
ti penso così tanto che è ridicolo da dire
tanto che di dirlo non temo l’ardire
ti penso così tanto che ti sento nella pancia
come un’oboe di cui sei anche l’ancia
sento che ti amo persino dalle dita
e anche se non fossi il meglio sei la mia preferita
devo davvero pensare a te tutto il giorno
per giorni in un loop senza ritorno
solo per farti ricevere la sensazione
che c’è qualcuno che ti adora con dedizione
come un fischio nel cervello
che fa male anche se è bello